La serie televisiva The Affair non è solo un racconto di tradimenti, passioni e segreti. È una profonda esplorazione psicologica delle relazioni di coppia, della memoria, del desiderio e dell’identità. Attraverso una narrazione soggettiva e spesso contraddittoria, la serie ci offre l’occasione di riflettere su quanto la percezione dell’altro – e di sé – sia spesso deformata da bisogni inconsci, ferite irrisolte e dinamiche affettive profonde.
Memoria, verità e punti di vista: quando l’amore è frammentato
Uno degli elementi più interessanti di The Affair è la scelta narrativa di raccontare gli stessi eventi da punti di vista diversi. Ogni episodio è diviso in due parti, mostrando la versione di lui e quella di lei (e, successivamente, anche di altri personaggi). Questo non è solo un espediente drammatico: è una rappresentazione precisa di ciò che accade nelle relazioni reali.
Dal punto di vista psicologico, ogni individuo percepisce la realtà filtrandola attraverso le proprie emozioni, insicurezze, bisogni e difese. In terapia di coppia, emerge spesso come ciascun partner viva “una storia diversa” della stessa relazione. The Affair mostra con lucidità quanto la soggettività emotiva possa generare incomprensioni, ma anche quanto sia importante cercare un linguaggio comune, più autentico e meno difensivo.
Tradimento: rottura o sintomo?
Il tradimento è il fulcro della trama, ma viene trattato non tanto come “peccato morale” quanto come manifestazione di una crisi più profonda. In psicologia, spesso il tradimento è un sintomo, non una causa: può essere il segnale di una relazione stagnante, di bisogni ignorati, o di una ricerca identitaria personale.
- Può essere una forma – sbagliata ma comprensibile – di affermazione del sé.
- Può indicare una difficoltà a comunicare desideri o insoddisfazioni.
- Può anche essere un tentativo inconscio di sabotare una relazione in cui non ci si riconosce più.
La serie non giustifica il tradimento, ma invita a osservarlo con uno sguardo meno giudicante e più analitico. In molti casi, i tradimenti portano i personaggi a confrontarsi con sé stessi, con le proprie vulnerabilità e con la complessità del desiderare.
Chi siamo, quando ci innamoriamo?
In The Affair, l’inizio della relazione extraconiugale tra Noah e Alison coincide con un momento di crisi identitaria per entrambi. Il desiderio reciproco non nasce solo da un’attrazione fisica, ma da una profonda sete di essere visti, accolti, desiderati in modo nuovo. Spesso, nella vita reale, l’infatuazione nasce proprio quando sentiamo che l’altro ci guarda in un modo che ci ridà vita, ci rispecchia in un’immagine migliore di quella che abbiamo di noi stessi.
Ma quanto è reale questo sguardo? Quanto è proiezione? E cosa succede quando la novità svanisce e torniamo a confrontarci con i nostri limiti?
Il ruolo del trauma e della perdita
Alison è un personaggio profondamente segnato da un lutto, e tutto il suo modo di entrare in relazione è condizionato da un dolore irrisolto. Le sue oscillazioni emotive, la difficoltà a fidarsi e a restare, la tendenza alla colpa: tutti elementi che ritroviamo anche in molte storie reali, dove il trauma irrisolto diventa un terzo invisibile nella relazione di coppia.
In terapia, affrontare il dolore passato è spesso il primo passo per costruire legami più sani. La serie lo mostra con delicatezza, pur nei suoi intrecci drammatici.
Spunti per la riflessione psicologica
The Affair non dà risposte facili, ma offre molti spunti per chi si interroga sulle dinamiche relazionali:
- Quanto siamo consapevoli dei nostri bisogni affettivi e sessuali?
- Quanto il nostro passato influenza il nostro modo di amare?
- In che modo comunichiamo il nostro dolore all’interno della coppia?
- Quali parti di noi cerchiamo nell’altro?
L’amore come processo, non come certezza
The Affair ci ricorda che l’amore non è una garanzia ma un processo: fatto di scelte quotidiane, di ascolto, di verità scomode e di cadute. E anche, talvolta, di rotture necessarie. Ma ci ricorda anche che nessuna relazione può salvarci se prima non affrontiamo ciò che ci portiamo dentro.
Come in terapia, ciò che cura non è l’assenza di conflitto, ma la possibilità di restare, di attraversarlo, di comprendersi in modo nuovo. In questo senso, The Affair è un potente specchio psicologico del nostro tempo.